Scegliete voi come occupare il vostro tempo!

A Colfiorito di Foligno, durante il vostro soggiorno, potrete dedicarvi al vostro sport preferito o imparare nuove discipline. Avrete la possibilità di girovagare con le mountain bike che mettiamo gratuitamente a disposizione o svolgere il trekking tra gli altopiani plestini.
Trekking e mountain bike sono discipline che puoi praticare tutto l’anno. In estate, l’Hotel Lieta Sosta, dispone di una piscina che assicura relax agli adulti e momenti di assoluto divertimento ai più piccoli. E’ disposizionibile anche un campo polivalente dove è possibile praticare tennis o calcetto. II più temerari, potranno cimentarsi con il Rafting ed il Parapendio.
Il Rafting è uno sport che possono praticare tutti. le escursioni hanno una durata media di 2 ore e possono essere percorse in sicurezza anche da inesperti. Le acque sono quelle del fiume Corno nel tratto che attraversa la suggestiva gola di Biselli.
Il Parapendio è un’altra disciplina che si puo’ praticare direttamente all’interno del comprensorio del Parco di Colfiorito o nei dintorni, come ad esempio il comprensorio del Parco dei monti Sibilini.

Hotel Lieta Sosta Colfiorito: itinerari

Punto di partenza ed arrivo: Colfiorito

Come si raggiunge:

In auto dalla S.S. 77 – sia per chi proviene da nord via Foligno sia per chi proviene da Sud via Civitanova Marche-Muccia.
In treno: Stazione di Foligno, poi bus per Colfiorito.

Percorso a piedi ed in mountain-bike: Lunghezza 6 Km. – Durata, 2 ore e 30 minuti a piedi, 1 ora in MTB. Difficoltà: nessuna – Quota massima, Mt. 260 s.l.m.

Uscendo da Colfiorito si prende il viottolo che costeggia la palude salendo fino alla frazione di Forcatura. Da qui si torna indietro sulla strada asfaltata fino a raggiungere l’incrocio per la Croce di Casicchio svoltando a sinistra. Raggiunta la sommità del monte Orve, ove è ubicato un castelliere, si discende verso Val Vaccagna sulla strada che porta ad Annifo.
Una volta attraversata ci si porta alle pendici di Monte Falcone raggiungendo la S.S. 77.
Superata in linea retta anche tale arteria, ci si immette sulla sterrata che porta alla chiesa di Pistia. Da tale località si prende la strada che riconduce al punto di partenza di Colfiorito.

Percorso in auto: Lunghezza 10 Km. – Durata 30 min. – Difficoltà: nessuna.

Da Colfiorito si prende la strada comunale che costeggia la palude salendo fino alla Forcatura. Quindi si ritorna a Colfiorito convergendo a sinistra sulla S.S. 77. Alla fine del paese si devia ancora a sinistra in direzione Annifo e Colle Croce. Quindi si ritorna indietro sulla S.S. 77raggiungendo nuovamente Colfiorito per immettersi sulla provinciale per Taverne e Pistia.

Cosa c’è da vedere

Il paesaggio: La zona è di altissimo valore naturalistico per il Parco di Colfiorito e per il patrimonio archeologico presente. Il Parco ha una estensione di circa 130 ha e la palude è il cuore pulsante dell’ecosistema. Si tratta di un ambiente unico per la presenza di rare specie vegetali ed uccelli acquatici da ammirare dall’apposito osservatorio per l’avifauna.

I monumenti:

Il Castelliere di Monte Orve (X sec. a.C.). Il Santuario di Santa Maria di Plestia e, nelle vicinanze, gli scavi archeologici che hanno portato alla luce vestigia romane di età tardo-repubblicana; non lontano un villaggio dell’età tarda del Ferro. La zona è anche famosa per la vittoria di Annibale sulle truppe romane guidate dal console Centenio. A Colfiorito merita una visita il piccolo Museo Archeologico.

Altri percorsi:

Altri percorsi:
• ASSISI: Porziuncola, Basilica di S. Francesco, San Damiano, Eremo delle Carceri.
• FOLIGNO – SPELLO – MONTEFALCO
• BEVAGNA – TODI: presepio artistico di COLVALENZA
• SPOLETO: Ferentillo: museo delle mummie. TERNI: Cascata delle Marmore.
• CASCIA – NORCIA – CASTELLUCCIO – VISSO: Abbazia di S. Eutizio a Preci.
• GROTTE DI FRASASSI – FABRIANO: museo della carta – GUBBIO
Noleggio mountain bike gratuito, Prezzi particolari per gruppi e soggiorni superiori a cinque giorni.
• RASIGLIA – sorgente del fiume Menotre
• PALE – Cascate dell’Altolina ed Eremo di SANTA MARIA GIACOBBE
• CONDOTTO ROMANO 1°sec A.C
• Botte dei Varano, collettore per il drenaggio delle acque dell’altopiano,costruito alla fine del Quattrocento.


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